Patente a punti: puntare al 30 (e lode)!

7 Set 2021 - News

Patente a punti: puntare al 30 (e lode)!

Dal 1° luglio 2003 è stato adottato il sistema della “patente a punti” che stabilisce un principio premiale per chi rispetta il Codice della Strada evitando di commettere infrazioni.

Il titolare della patente avrà di base a disposizione 20 punti, che però potrà perdere qualora venissero commesse delle infrazioni.

Maggiore sarà la gravità dell’infrazione maggiore sarà il numero di punti che saranno sottratti al titolare della licenza di guida (è possibile consultare una tabella di riferimento qui).

L’elemento premiale torna in gioco nel caso in cui ogni due anni non si commettano violazioni che provochino una decurtazione dei punti. In questo caso verranno aggiunti 2 punti, fino ad arrivare ad un massimo di 30… senza lode! I due punti vengono aggiunti anche a chi non ha commesso infrazioni nei due anni successivi a quello in cui ha perso punti fino al reintegro completo dei 20 punti iniziali.

E chi esaurisce tutti i punti viene rimandato a settembre?

Chi resta con la patente “scarica” – cioè con zero punti – sarà obbligato a rifare gli esami per la patente (revisione).

In questo caso è il Centro Elaborazione Dati (CED) del Ministero dei Trasporti, che comunicherà ufficialmente la decurtazione dei punti e che obbligherà quindi il titolare della patente a frequentare nuovamente un corso di recupero (ad esempio il “corso di recupero” previsto per i titolari di patente A e B dura 12 ore e permette di ottenere nuovamente 6 punti – che saranno reintegrati al superamento del corso e successivamente alla data di rilascio dell’attestato di frequenza al corso).

C’è inoltre un tetto massimo al numero di punti che è possibile perdere in una sola “botta”. Chi commette più infrazioni in una volta sola, può infatti perdere non più di 15 punti, purché chiaramente non si tratti di un’infrazione che comporta la sospensione o revoca della patente.

Il sistema della patente a punti si applica anche a chi rientra nella categoria dei “neopatentati” o dei “conducenti professionali”, in quest’ultimo caso si applicheranno sia alla carta di qualificazione del conducente che al certificato di abilitazione professionale.

Fonte

Foto di Jackson David da Pexels


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